Il terzo step: sabbia, rocce e acqua

Il momento più bello arriva adesso, forse il più impegnativo nella scelta dei componenti. Sicuramente quello che può segnare il successo o il fallimento di una vasca.

Rocce e sabbia sono decisamente importanti per lo start di un nuovo ecosistema mediterraneo. La sabbia di granulometria fine, raccolta in mare nei primi metri, contiene microrganismi importanti per la formazione del nostro acquario e fondamentali per la maturazione del biotopo. Se si vuole avviare un DSB -Deep Sand Bed- vero e proprio letto di sabbia, sarà opportuno inserire almeno a 10-15 cm di sabbia così da creare una sorta filtro biologico nel quale vivranno grosse concentrazioni di batteri. Inutile aggiungere altro sul DSB, ormai il web è pieno di chiacchiere, voglio solo raccomandare il rispetto dei tempi di maturazione, almeno una settimana di buio e un’ottima circolazione dell’acqua in vasca.

Per chi, invece, non volesse fare un DSB, basterà inserire un paio di cm di sabbia così da poter posizionare le rocce e poter, eventualmente, ancorare stoloni di caulerpa.

Molto importante, in entrambi i casi, è avere qualche organismo che provveda a smuovere la sabbia nei primi cm. Io ho sempre inserito dei paguri, piccoli e colorati, e dei gamberetti. Alcuni amici, addirittura, delle piccole oloturie volgarmente chiamate “minchie di mare” 😆. Veri e propri aspirapolvere della sabbia.

Inserita la sabbia possiamo riempire la vasca, armatevi di taniche e via..in riva al mare per raccogliere la preziosa sostanza. A tal proposito, vi raccomando di non esagerare nella raccolta, evitate sistemi motorizzati o stratagemmi particolari se non volete un bel verbale dalla capitaneria. Dimenticavo, raccogliere sabbia e rocce è vietato ma immergersi sotto le barche dei pescatori raccogliendo scarti delle reti non è vietato! Quindi maschera, boccaglio e tanta pazienza.

Le rocce che si possono trovare nei porti sono ideali per le ns vasche. Si tratta di frammenti, a volte con un po’ di..fortuna, di veri pezzi di roccia coralligena spezzate dalle reti dei pescatori. Se per loro sono bestemmioni, per i danni alle reti, per noi sono diamanti con i loro organismi annessi e colori spettacolari. Nella mia zona, spesso riesco a trovare frammenti di buona roccia colonizzata da alghe in pochi metri.

Fondamentale inserire rocce porose, leggere e non “palle di cannone”. Le rocce dovranno favorire la circolazione dell’acqua e non frenare il giro. Dovranno permettere l’insediamento dei batteri e la successiva creazione di nuova vita..insomma scegliere bene e il punto di partenza per il successo.

La sabbia c’è, le rocce ci sono, l’acqua pure..beh direi che possiamo partire con la nostra avventura mediterranea 😝

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