Alghe rosse – Gelidium

Come sempre mi avventuro nella descrizione di una specie di macro alga che sto coltivando nel mio acquario. Tengo a precisare che, quanto sotto descritto, è frutto della mia esperienza ma non è supportato da rilievi biologici di alcun tipo. 

Come potrete notare, non esiste molta  informazione riguardo la coltivazione in acquario delle alghe mediterranee.. anzi spesso manca proprio qualsiasi descrizione precisa sulle specie. Eppur vero che riuscire a raccapezzarsi all’interno delle categorie risulta molto difficile e crea confusione nell’esatta determinazione dell’alga.

Nello specifico, la famiglia di alghe che voglio descrivere è quella della Gelidiales genere di alghe rosse che comprende circa 134 specie. Ho fatto diverse ricerche e approfondito su libri dedicati perchè in passato mi è capitato di inserire dei pezzi di alga in vasca e verificare la loro resistenza.

L’alga è stata prelevata da rocce a pochi metri di profondità, nella zona mesolitorale caratterizzata da forti correnti e forte esposizione solare. Si dovrebbe trattare del Gelidium Arbuscula specie caratterizzata dal suo colore rosso scuro, dal portamento arborescente molto ramificato con rami che diventano più piccoli verso le punte di colore rosa pallido . Un piccolo disco – tallo – e un sistema disordinato di rami cilindrici consentono a questa alga di poter vivere in ambienti caratterizzati da forte idro-dinamismo.           

Da quanto ho potuto leggere, osservando i loro rami si riescono a capire che, quelli maschili hanno punte bianche, quelli femminili presentano apici rotondeggianti mentre quelli asessuali finiscono con piccole sfere di colore rosso. 

Partendo da queste poche informazioni, ma basandomi sulle caratteristiche del posto di raccolta, ho inserito alcuni pezzi di alga (opportunamente raccolti con il loro tallo)in zone precise della mia vasca.                                      

Per tutti i campioni ho fatto attenzione al movimento di acqua, collocandoli in zone dove potessero beneficiare di un buon movimento di acqua come in natura.                                                        

Riguardo l’illuminazione ho fatto degli esperimenti collocando qualche campione direttamente sotto la luce e altri pezzi in zone più schermate.. così da capire come di comportassero nella crescita.

Dopo circa un mese, non ho notato alcun problema le alghe sono in perfette condizioni e, addirittura, una sezione si è saldata alla rocciata !                                                                                                  

Non ho notato grossa crescita ma nemmeno deperimento, solo un campione si è riempito di sedimenti, probabilmente per una circolazione dell’acqua non perfetta.

  

In generale, mi sento di consigliare questa specie di alga.                  

Resistente, colorata e utile per la creazione di “zone relax” per i pesci.. soprattutto nel caso di ospiti molto timidi. Da quello che sto notando non richiede grosse necessità se non quello di raccoglierla con il proprio tallo, utile anche per una agevole collocazione.

In definitiva, il genere Gelidium è da prendere in considerazione insieme alle più note Caulerpe, Codium e altre per creare degli acquari che contengano anche una flora resistente e colorata. 

Non mancherò di aggiornare la mia esperienza.. prossimamente  😉                       

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