Lo scorso inverno ho avuto la possibilità di reperire “talee” di Gorgonie recuperate dagli scarti dei pescatori. Grazie a un amico, già pratico di questa situazione, ho potuto inserire un pezzo di Paramuricea Clavata che presentava solo qualche piccola zona viva.
Nei porti principali della mia zona, i pescherecci puliscono le reti gettando gli “scarti” – pesci, granchi, ricci e altri organismi – nelle acque interne dei porti.. un vero e proprio tesoro per noi appassionati se non fosse così difficile riuscire a recuperarli ! Purtroppo, il fondale di questi grandi porti non è così agevole per immergersi sia per le acque non del tutto pulite sia per i rischi che si corrono per via di corde e rifiuti presenti. L’unico modo per recuperare gli scarti è farsi delle amicizie con i pescatori (davvero difficile) o inventarsi qualche stratagemma.
Il caro Alfio è stato in grado di realizzare entrambe le cose.. ha stretto amicizia con dei pescherecci e si è costruito un retino con un manico di qualche metro che gli consente di raggiungere profondità e spazi notevoli.
Questo sorta di eco raccolta è, certamente, la strada migliore per procurarsi organismi che, altrimenti, difficilmente potremmo trovare. Ovviamente, molti di questi invertebrati arrivano danneggiati dalla pesca e dalla loro successiva permanenza nelle acque dei porti, spesso, in condizioni non favorevoli per una ripresa.
Così arrivò la mia gorgonia, bellissima forma dello scheletro forgiato dalle correnti marine che presentava solo una zona viva con pochi polipi attivi. Quando ricevetti la paramuricea mi preoccupai di collocarla in vasca cercando una zona dove potesse ricevere il corretto movimento dell’acqua, proprio come la forma del suo scheletro mi suggeriva. Purtroppo, solo dopo qualche giorno e qualche caduta capii che era fondamentale incollarla alla rocciata.
Grazie ai consigli di altre persone sono riuscito a riprendere la talea e presto mi sono accorto che i polipi cominciavano a colorarsi restando sempre di più aperti. Ho somministrato, due volte a settimana, del cibo liofilizzato da sciogliere in acqua e un integratore vitaminico una volta a settimana. Tutto questo, unito con un’ottima acqua e cambi sistematici mi ha portato a salvare la gorgonia.
Inutile dirvi che FONDAMENTALE è avere un’acqua refrigerata con temperature che non devono mai salire sopra i 20° C.
Successivamente, ho avuto la fortuna di inserire altre talee di paramuricea che, ormai, vivono tranquillamente in vasca !