A tutti noi, possessori di acquari, sicuramente sarà capitato di affrontare il problema dei Cianobatteri magari solo in fase di maturazione o, ahimè, successivamente nella gestione di un Mediterraneo. Spesso sono causa di abbandono di molti appassionati che, scoraggiati, non riescono a far altro che dismettere le loro vasche.
Ma cosa sono i Cianobatteri ? Innanzitutto, non sono alghe – anche se erroneamente tendiamo a descriverli così – ma dei batteri fotosintetici, nello specifico organismi unicellulari e fotoautotrofi, che riescono a sintetizzare le sostanze organiche partendo dalla fotosintesi che necessita di luce e anidrite carbonica. L’attività fotosintetica viene evidenziata dalle numerose bollicine intrappolate nella loro patina viscosa. In acquario si sviluppano principalmente come una fanghiglia rossa che ricopre rocce e fondali e, a differenza delle diatomee, non i vetri.
Perché spuntano ? Beh a volte vengono fuori in seguito ad un nuovo allestimento, una vasca in fase di maturazione può dar vita ai ciano e rappresentano una tappa della maturazione. In questo caso, bisogna aver pazienza e aspettare la fine del ciclo azoto e raggiungere l’equilibrio necessario per inserire gli ospiti.
In una vasca matura, invece, le cause della loro crescita sono riconducibili nell’eccesso di composti organici disciolti in acqua, in particolare nei composti azotati. Proliferano, in particolare, in vasche con alte concentrazioni di nitrati e fosfati a causa di una scorretta gestione (scarsa pulizia, eccessiva somministrazione di cibo, sovrappopolazione ecc ).
In realtà, i cianobatteri in acquario sono sempre presenti ma in fase “dormiente”, pronti a scoppiare al verificarsi di determinate condizioni ! Spesso appaiono come piccole macchie rossastre su sabbia o rocce per poi estendersi rapidamente e formare vere e proprie praterie (panico !).
Cosa fare ? Ecco, bella domanda ! Prima cosa, non lasciarsi andare e non scoraggiarsi subito.. sarà difficile e gireranno tante cose per un po’ di tempo!
Se siamo in maturazione, come già detto, bisognerà aspettare che la vasca maturi senza correre e inserire ospiti. Se, invece, la vasca è matura bisognerà capire il perché della comparsa di questi sgraditi ospiti. In genere, dopo aver eseguito le analisi dell’acqua, si tende a: -eseguire cambi di acqua con percentuali leggermente più alti (30%), -ripulire le rocce e rimuovere le tracce sulla sabbia per evitare accumuli, -sospendere la somministrazione di eventuali integratori, -mantenere alta l’ossigenazione in vasca, -modificare l’illuminazione preferendo lo spettro del blu anziché il rosso, -controllare la presenza di zone con scarsa/assente circolazione di acqua.
Sono soltanto alcune attività da adottare che potrebbero rivelarsi risolutiva così come completamente inefficace, tutto dipende esclusivamente da come gestiamo la vasca. Esistono anche dei rimedi “chimici”, vale a dire l’impiego di prodotti commerciale e prodotti antibiotici, ma a mio avviso non vale la pena nemmeno prenderli in considerazione visto i rischi che, uno scorretto utilizzo, potrebbe comportare sulla vita dei nostri ospiti.
In definitiva, credo che i cianobatteri possiamo evitarli con una conduzione equilibrata della vasca, che preveda un acquario accuratamente progettato, popolato con criterio e senza eccessi e programmando un ciclo di maturazione regolare e ben eseguito !