Nel giorno più caldo io e il mio, ormai, inseparabile complice Danilo ci siamo dati da fare per portare avanti la vasca. Incuranti dei 45° gradi stile Africa, abbiamo inserito un paio di secchi di sabbia e creato un primo disegno della rocciata. Inutile dire che è tutto ancora provvisorio in attesa dei primi inserimenti e della definitiva rocciata.
Qualche giorno fa, Antonio Calabrò mi ricordava che disponeva di meravigliose rocce, di origine coralline, dismesse dal suo vecchio acquario. Avevo visto queste rocce nella sua vasca e non ho perso tempo a prenderle. Sono rocce molto calcaree, leggere e ricche di particolari. Anche se prive di vita e ormai sbiancate sono perfette per costruire un layout da arricchire con altre rocce vive. Inoltre, sono certo che col tempo riprenderanno colore e ospiteranno molti organismi.
Armato di tanta pazienza ho iniziato a disegnare una bozza di rocciata. Ho in mente di ricreare una sorta di scogliera di altezze diverse, molto frastagliata e con vari anfratti. Quello che è venuto fuori, sicuramente, sarà corretto quando inserirò le rocce vive del vecchio acquario.
Seguendo il consiglio di Antonio, ho preferito non inserire subito le rocce vive della vecchia vasca per non rischiare di perdere la loro vitalità. Le rocce attive da anni hanno, ormai, raggiunto una loro stabilità e gli organismi che ospitano non gradirebbero un passaggio in un contesto ancora instabile. L’idea è di inserire rocce vive “nuove” che riescano ad aiutare l’ecosistema in formazione e riescano, al contempo, a stabilizzarsi.
Lascerò la vasca girare per una decina di giorni, nel frattempo cercherò rocce vive da inserire. La prossima settimana farò un primo giro di test per monitorare i valori. Insomma, non c’è fretta e vorrei fare le cose con calma.