L’introduzione di specie alloctone rappresenta uno dei problemi principali per la conservazione della biodiversità a livello mondiale e anche i mari e gli oceani non sono indenni da questo fenomeno. Il Mediterraneo, purtroppo, è un mare che si presta facilmente alle invasioni, poiché ha un vasto traffico marittimo, imponenti impianti di acquacoltura e il Canale di Suez facilità l’ingresso di specie indopacifiche.
Asparagopsis Taxiformis è una macroalga rossa (Rodophyta) riconosciuta a livello mondiale come specie invasiva. Originaria dell’Australia meridionale e della Nuova Zelanda, è stata introdotta nell’Atlantico e nel Mediterraneo negli anni ’20, è ampiamente diffusa in tutti i mari temperati.
Presente in inverno e primavera in luoghi ben illuminati del piano infralitorale, normalmente fino a circa 10/15 metri di profondità. Raggiunge facilmente i 15 cm formando bei cespugli molto evidenti. Si differenzia da Asparagopsis armata per l’assenza di rami a forma di arpione. Entrambe sono da considerarsi invasive.
Per quanto concerne la coltivazione in acquario è preferibile prelevare questa macroalga con tutto il tallo o meglio ancora con la roccia alla quale è ancorata. Ha necessità di una buona illuminazione e di un buon movimento di acqua.
Personalmente, ho avuto la possibilità di vederla crescere in acquario perché presente su una roccia raccolta in mare. La crescita è stata rapida e ben presto mi sono trovato rami lunghi più di 15 cm, l’alga ha esaurito il suo ciclo vitale poco prima dell’inizio dell’estate quando la temperatura della mia vasca superava i 23 °C.
Il suo colore rosso la rende molto interessante e bella da ospitare nei nostri acquari