I neofiti forse non lo conosceranno bene, ma chi “mastica” Med da tanto sa bene che si tratta di ospiti molto ambiti. Il cerianto è uno degli invertebrati più affascinanti da allevare in acquario, resistente e di grande impatto visivo. Risulta compatibile con la maggior parte degli ospiti mediterranei e non ha grosse pretese in termini di alimentazione.
Il fiore degli abissi – così spesso chiamato – si rinviene su fondali sabbiosi e all’ingresso di grotte nei pressi di posidonieti. Il corpo di questo verme è contenuto in un tubo fibroso prodotto dall’animale, la cui parte apicale termina con una complessa corona composta da numerosi tentacoli. Diversi i colori , dal nero al viola, dal bianco al verde fino a colori fluorescenti molto particolari.
Organismi che necessitano di refrigerazione, con temperatura consigliata non superiore ai soliti 22°C (alcuni esemplari rinvenuti a pochi metri dalla superficie sembrano tollerare qualche grado in più). In vasca sono molto robusti e riescono a vivere a lungo in condizioni ottimali, non hanno grosse necessità in termini di alimentazione e gradiscono pezzetti di gambero o di pesce. Attenzione a non esagerare col cibo, un’eccessiva alimentazione potrebbe causare l’afflosciamento dei tentacoli con progressivo peggioramento dello stato di salute. In natura può raggiungere dimensioni ragguardevoli, fino a 50 cm di altezza, in acquario di solito 10-15 cm. Come per il pomodoro di mare, anche il cerianto deve essere collocato lontano da madrepore (astroides, cladocora o gorgonie) perché i suoi tentacoli urticanti possono danneggiarli. Opportuno assicurare un buon movimento dell’acqua per liberarlo dalle secrezioni emesse. Si tratta, sicuramente, di uno degli ospiti mediterranei più interessanti che non dovrebbe mancare in una vasca mediterranea. |