È un termine che uso spesso quando si parla di acquario e dei suoi ospiti. Forse esagero, qualcuno me lo ripete sempre, ma tanti appassionati non si pongono nemmeno il problema.
A cosa mi riferisco? Semplice, cercare di comporre il giusto abbinamento tra gli ospiti delle nostre vasche. Sembrerà facile ma, credetemi, non lo è per niente. In questi mesi, ci ho perso la salute per farlo capire ad amici che non tutto è ospitabile nelle nostre vasche.
Purtroppo, tante persone che si accostano al mediterraneo credono di poter inserire in vasca qualsiasi organismo e/o pesce, grazie alla relativa facilità nel poterli reperire. In realtà, presto si rendono conto di quanto difficile possa essere conciliare necessità e abitudini diverse degli ospiti raccolti.
E’ semplice utopia poter pensare, ad esempio, che un pesce predatore abituato in natura alla predazione possa condividere uno spazio esiguo con pesci più piccoli… non ho mai visto in mare una cernia nuotare insieme ad un cefalo.. così come ho visto uno scorfano fare strage di Palaemon in 500 litri di acquario.
Basterebbe osservare la vita in natura per capire le combinazioni corrette da riprodurre nelle nostra vasche, cercando di abbinare specie che in mare sono soliti dividere spazi e non predarsi/disturbarsi tra loro.
La compatibilità non si riferisce solo al discorso di predazione ma, anche, alle difficoltà di convivenza che possono crearsi nel dividere lo spazio in vasca. Molti organismi, richiedono ampi spazi a disposizione sia per loro esigenze ma, soprattutto, per evitare che possano danneggiare altri ospiti. Penso alle attinie che, se poste troppo vicine a madrepore, possono “bruciare” con le loro tossine i polipi causando un repentino deperimento. Penso ai cefali e ai saraghi, spesso di media taglia, “costretti” a muoversi in spazi di acqua limitati..
Qualcuno mi ha detto che, ragionando in questo modo, avrò un acquario di sole rocce e con pochi ospiti..la risposta è stata pochi ma buoni !
Sono realmente convinto che è necessario creare un vasca scegliendo saggiamente gli organismi da ospitare, solo in questo modo sarà possibile ricreare una forma di equilibrio all’interno del bacino d’acqua a disposizione.