Maturazione

Uno degli argomenti più importanti nella creazione di qualsiasi tipo di acquario è, sicuramente, la sua maturazione.

Con questo termine si vuole indicare il raggiungimento di una situazione biologicamente equilibrata all’ interno della vasca. Più precisamente, è l’intervallo di tempo nel quale si completa il ciclo dell’azoto.

Mi hanno sempre detto che la maturazione di un acquario richiede circa 30 giorni, durante i quali non bisogna inserire alcuni ospite e limitarsi al controllo dei valori. Oggi, dopo tanti anni di gestione acquari, in particolare marini, posso dire che non esiste un tempo esatto per considerare maturo il biotopo realizzato. La regola dei 30/40 giorni, da sempre, è stata riferita alla creazione di acquari d’acqua dolce. La creazione di una vasca d’acqua dolce comporta l’inserimento di materiale quasi del tutto “morto”, dal substrato alle rocce fino ad eventuali legni decorativi. Anche l’acqua, generalmente, osmotica viene arricchita con ceppi batterici utili per avviare il processo di maturazione. È chiaro che, in queste situazioni, è possibile stimare una tempistica di massima.

Diverso il discorso di un marino mediterraneo dove sabbia, rocce e acqua sono prelevati direttamente dal mare. Si tratta di materiale “vivo” che porta con sé batteri direttamente in vasca. Crescono anche le variabili e i possibili contrattempi se non si cura correttamente l’inserimento del materiale in vasca. Per fare un esempio, spesso siamo portati ad inserire rocce direttamente in vasca senza lasciarle “spurgare” in contenitori per qualche giorno. Ogni roccia prelevata dal mare contiene organismi, alghe e tanta altra roba che, purtroppo, tende a morire in vasca. Il deperimento causa un aumento di ammoniaca in vasca con tempi più lunghi di assestamento biologico.

Altro errore banale, ma che ci frega spesso, è di inserire animali subito al compimento del fatidico mese..il risultato è uno sbalzo del ciclo di azoto.

Inutile spiegare le solite cose dette e ridette su nitrati e robe simili, così come inutile basarsi su tempistiche empiriche o semplici osservazioni di fenomeni algali.

Sono dell’idea che per avviare correttamente un med è opportuno partire a step e cercare di inserire il materiale con attenzione. Aiutiamoci osservando le reazioni in vasca, misuriamo con i test i valori più importanti e inseriamo gli organismi gradualmente. Il peggior nemico è la fretta e la voglia di finire.. facciamoci guidare dal buon senso e ricordiamoci che tutti gli organismi che preleviamo dal mare dovranno abituarsi ad un mondo diverso!

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