Pennatula phosphorea

Particolare Antozoo coloniale della famiglia dei Pennatulidae presente in tutti i mari, tropicali e non.

Foto mio acquario

La penna della sabbia, così chiamata in diverse zone italiche, è una colonia dall’aspetto di una penna di uccello carnosa, è definita dimorfica, perché composta da molte sezioni, differenti per forma e funzione che sviluppano nell’economia dell’organismo.

La parte superiore è formata da un corpo allungato e di tentacoli, costituisce il sostegno assiale a tutta la colonia ed è detto Rachide. La sua parte inferiore, il piede, è molto grossa e rimane inserita nella sabbia sostenendo l’intera colonia.

Nella sua parte più alta, si sviluppano una serie di “bracci” abbastanza rigidi per la presenza di lunghe spicole calcaree. I bracci della penna sono ricoperti da polipi dotati di apparato orale e tentacolare che assolvono la funzione di alimentare la colonia.

La Pennatula ha colore oscillante dal giallo-arancio al porpora e presenta l’interessante fenomeno della bio-luminescenza: se stimolata sensorialmente emette una luce di color verde azzurro. Questa luminescenza viene prodotta proprio dall’attività nervosa della colonia, cioè che venga utilizzata per trasmettere informazioni complesse tra i vari individui componenti la colonia.

In acquario bisogna sistemarla in una zona ombreggiata, cercando di interrare il suo piede senza comprimere troppo. È importante dare una giusta collocazione perché altrimenti vagherà per la vasca senza mai trovare pace! Non dimentichiamo una giusta circolazione di acqua, fondamentale per assicurare il nutrimento dei polipi e l’eliminazione dei suoi scarti.

In generale, è un Antozoo abbastanza robusto che si abitua facilmente ai nostri acquari. Ovviamente, bisogna prestare attenzione ai valori e alla temperatura che non deve mai andare oltre massimi consentiti per un Med.

Infine, per quanto concerne l’alimentazione posso assicurare che mangia tutto! Una volta che i polipi hanno memorizzato un cibo si apriranno sempre. Si può usare classici “frullati di gambero” o prodotti specifici a base di plancton liofilizzato.

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