Ho ancora in mente lo stupore di una mia amica la prima volta che vide al mare, sotto il pontile del porto, un grosso spirografo. In effetti, il fascino della corona di tentacoli completamente aperta è un punto di interesse per qualsiasi acquariofilo. Lo stupore della mia amica crebbe ancor di più quando le spiegai che era un verme !
Il Sabella Spallanzanii presenta un tubo molle e abbastanza flessibile dove si rifugia al mimino fastidio. In natura è facile trovare esemplari lunghi fino a 30 cm su fondali sabbiosi fino a 60 mt. Facilmente si riesce a trovarlo anche nei porti e sotto le boe, spesso anche attaccato a corde o catene per le ancore!
L’animale, dal corpo vermiforme, presenta un ciuffo all’estremità superiore formato da una corona di tentacoli con i quali cattura il cibo. I colori del pennacchio vanno dal giallo al marrone con strisce bianche o rossicce.
Contrariamente a quello che molti credono lo Spallanzanii non è un organismo semplice da mantenere in vasca. Infatti, gli spirografi amano acque pulite, fresche e la penombra. In condizioni di particolare stress, acqua non al 100%, temperature alte può succedere che perda il ciuffo. Questo evento può risolversi se ripristiniamo le condizioni ottimali di allevamento dell’organismo, in caso contrario lo spirografo morirà.
Molta attenzione necessita l’alimentazione, plancton o frullati di cozze e gamberi da offrire con periodicità settimanali. Si possono anche usare dei preparati specifici a base di plancton e crostacei molto apprezzati. Per la somministrazione dei preparati è consigliabile staccare pompe e schiumatoio per dare la possibilità all’animale di cibarsi tranquillamente.
Lo spirografo può subire danni al suo tubo da paguri e i molti labridi tendono a predarlo o danneggiano il ciuffo.
In definitiva, si tratta di un organismo affascinante da ospitare facendo molta attenzione alla sua gestione e ai coinquilini !